(La prima definizione di errare nel dizionario è andare qua e là, senza direzione o meta certa: e. per i campi. Altra definizione di errare è deviare, sviarsi: e. dal giusto sentiero. Errare è anche sbagliare, commettere errore o colpa.)
I viaggiatori e gli sciamani che non rispettano consapevolmente una certa etica vengono denominati “sciamani erranti”. Sono molto mal considerati dalla comunità sciamanica poiché il loro agire si avvicina molto alla stregoneria. Gli sciamani erranti non rispettano il libero arbitrio né la privacy, non hanno morale né saggezza e il loro sproporzionato ego li fa pensare solo a sé stessi. Cercano sempre scorciatoie e strade facili, manipolando l’energia ai propri scopi. Le maggiori autorità sciamaniche in vita, non li chiamano neppure “sciamani erranti”, perché non vengono proprio considerati sciamani, non essendo degli di tale nome, neppure in forma negativa.
A volte però si sbaglia in buona fede o per ignoranza, ecco perché è importante il rapporto con il nostro Animale Totem, poiché è Lui a indicarci cosa sia etico e cosa no, dove si possa andare (durante i viaggi) e dove sarebbe meglio di no. Ricordiamoci che conoscere la corretta pratica sciamanica, ci permette di arricchirci come persone e come Anime, ci permette di non nuocere agli altri o a noi stessi ma soprattutto ci permette di godere di una fonte inesauribile di aiuti per il nostro percorso quotidiano. Ciò che mi affascina infatti, è come una pratica tanto antica, possa essere moderna a tal punto da divenire utile nel nostro moderno cammino.
Immagine presa da http://www.africarte.it
Attenzione ai prossimi appuntamenti in presenza!!!!
Comments